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Gestione dello stress e prestazione sportiva

La gestione dello stress, correlata alla prestazione sportiva, è un tema determinante per gli atleti e per le loro performance.

Comprendere come lo stress influisce sul corpo e sulla mente è fondamentale per ottimizzare i risultati sportivi e migliorare il benessere generale.

Cos’è lo stress

Lo stress è una normale risposta psicologica e fisiologia dell’organismo di fronte a situazioni, compiti, eventi della vita percepiti come eccessivi o pericolosi.

Di per sé lo stress non è né negativo, né positivo perché favorisce l’adattamento ai numerosi stimoli che arrivano ogni giorno. Possiamo definirlo “positivo (eustress)” quando fornisce energia per una gara, un esame o un nuovo lavoro; possiamo definirlo “negativo (distress)” quando dura nel tempo, diventa cronico e si ha la sensazione di non avere la capacità di affrontare la situazione che lo ha provocato.

Il medico austriaco, Selye, lo ha definito come Sindrome Generale di Adattamento (GAS): l’organismo cerca di stabilire un nuovo equilibrio interno in seguito agli stressor: fattori mentali, sociali e ambientali che provocano stress.

Lo stress quindi si manifesta attraverso una serie di reazioni fisiche e psicologiche che possono variare da persona a persona.

In ambito sportivo, lo stress può derivare da molteplici fattori, come la pressione di competere, la frustrazione, gli insuccessi, le aspettative personali e quelle degli allenatori o del pubblico.

Si instaura un sottile equilibrio tra lo stressor e le caratteristiche personali dell’atleta; quando questo equilibrio è stabile diventa fonte di motivazione, spinta a raggiungere la miglior prestazione di sempre, è quindi un beneficio per l’atleta; al contrario, quando diventa eccessivo innesca una serie di effetti negativi che portano l’atleta a non riuscire a gestire la situazione e quindi a non permettergli di performare al meglio delle sue possibilità.

Come lo stress influisce sulla prestazione sportiva

Lo stress può influire negativamente sulla prestazione sportiva in diversi modi.

Fisiologicamente, può causare tensione muscolare, affaticamento e un aumento della frequenza cardiaca.

Psicologicamente, può portare a una diminuzione della concentrazione, dell’autoefficacia e della motivazione.

Yerkes e Dodson, due psicologi americani, formularono una legge secondo cui all’aumentare dell’attivazione fisiologica o mentale, si incrementava anche la prestazione, ma solo fino ad un certo punto. Conclusero che, per un’atleta, la prestazione ottimale si ha a livelli intermedi di attivazione-stress.

Quando i livelli di attivazione superano il punto limite, la prestazione inizia a calare, soprattutto se il compito è molto difficile.

Gli atleti, che vengono spesso messi sotto pressione, nel momento in cui raggiungono il loro punto limite, possono sperimentare ansia e paura di fallire; questo stato d’animo può compromettere la loro capacità di eseguire una performance di eccellenza.

Altri fattori negativi che possono scaturire da questo ciclo di stress e prestazione negativa sono una diminuzione della fiducia in se stessi e, se protratti nel lungo periodo, ad un allontanamento dallo sport.

Come ridurre e gestire lo stress

Ridurre lo stress, e imparare a gestirlo, diventano due fattori essenziali per l’atleta e per il miglioramento della prestazione sportiva.

Per ridurre lo stress, strumenti efficaci da poter utilizzare possono essere tecniche di respirazione profonda, la meditazione o lo yoga, poiché aiutano a calmare la mente e il corpo; per imparare a gestire lo stress, invece, c’è bisogno di un approccio proattivo, gli atleti devono sviluppare una consapevolezza dei proprio segnali di stress e imparare a riconoscerli.

Anche in questo caso tecniche come la visualizzazione o il dialogo interiore positivo (inner game) possono aiutare a prepararsi mentalmente per le competizioni e migliorare l’atteggiamento e la resilienza.

Altro fattore determinante per la gestione e la riduzione dello stress è stabilire obiettivi realistici e imparare ad affrontare le sfide passo dopo passo, piuttosto che lasciarsi sopraffare dalla grandezza dell’impegno sportivo.

Inoltre, mantenere uno stile di vita equilibrato, che includa un’alimentazione sana e un adeguato riposo, è fondamentale per gestire i livelli di stress.

Sport coach VS gestione dello stress

Lo sport coach aiuta sportivi, allenatori e gruppi di atleti a individuare e saper impiegare le abilità che permettono loro di vivere allenamenti e gare in totale serenità evitando quel tipo di stress che rischia di rivelarsi stancante, di distogliere dall’obiettivo e di compromettere l’esito della prestazione.

Il coaching sportivo diventa così un’importante risorsa per gli sportivi che desiderano affrontare e controllare lo stress in modo efficace.

Alcuni strumenti del coaching utili nella gestione dello stress sono:

  • la consapevolezza: intesa come capacità di saper identificare l’origine e le fonti che causano lo stress nell’atleta. Essere consapevoli di cosa accade e del motivo per cui accade ci aiuta a lavorare in modo mirato ed efficace sul problema;
  • l’inner game e il dialogo interiore: saper gestire il dialogo tra i due Sè e saper lavorare sul giudizio di se stessi e degli altri è fondamentale per la riuscita di una performance sportiva. Potrebbe rivelarsi un aspetto vincente o un aspetto compromettente la sua riuscita;
  • conoscere e gestire le emozioni: le emozioni riguardano lo stress, hanno un ruolo nel generarlo e possono essere condotte da esso in una direzione o nell’altra. Le emozioni sono spie che possono aiutare a capire quando lo stress sta per innescarsi;
  • costruire una mentalità positiva: sviluppare un pensiero positivo è importante quando dobbiamo fronteggiare una sfida o un obiettivo importante. Ci aiuta ad avere più fiducia in noi stessi, nelle nostre potenzialità e aumenta l’autostima e la motivazione;
  • pianificazione delle performance e goal setting: è importante avere degli obiettivi chiari e realistici. Ancora più importante è suddividere i macro-obiettivi, in micro-obiettivi e rielaborarli ogni volta, passo dopo passo, cercando di festeggiare i risultati positivi raggiunti riconoscendosi i meriti e motivandosi a proseguire in quella direzione;
  • comunicazione efficace: saper parlare con se stessi, con l’allenatore, con i propri compagni di squadra è fondamentale per riuscire a comprendere ciò che si dice, senza interpretazioni o fraintendimenti, che possono causare stress nell’atleta e un clima che non giova alla sua serenità.

In conclusione, la gestione dello stress è fondamentale per ottimizzare le prestazioni sportive. Comprendere le dinamiche dello stress, adottare tecniche di rilassamento e avvalersi dell’aiuto di professionisti come i mental coach sportivi possono fare la differenza nel percorso di un atleta.

Investire nella gestione dello stress non solo migliora le performance, ma arricchisce anche l’esperienza sportiva, rendendola più gratificante e sostenibile nel tempo.

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