HomeSport CoachingGli ancoraggi nello sport
Gli ancoraggi nello sport

Gli ancoraggi nello sport

Gli ancoraggi nello sport possono essere definiti come un processo attraverso il quale l’atleta impara a richiamare e mantenere uno stato desiderato per raggiungere il successo di una performance.

E’ una tecnica che ci permette di attingere al nostro potenziale interiore e rappresenta per questo motivo un potente strumento psicologico utilizzato per migliorare le performance degli atleti. In altre parole, un ancoraggio è un stimolo che evoca una risposta emotiva o fisica specifica.

Questo concetto si basa sulla teoria del condizionamento classico, dove un certo stimolo è associato a una risposta.

In ambito sportivo, gli ancoraggi possono essere visivi, uditivi o tattili, e giocano un ruolo cruciale nel preparare mentalmente gli atleti a competizioni o allenamenti.

Gli ancoraggi nello sport coaching

Nel contesto del coaching sportivo, gli ancoraggi sono utilizzati per aiutare gli atleti a gestire la pressione e a mantenere la concentrazione. Utilizzare questa tecnica per imparare a gestire il proprio stato emotivo è la cosa più importante.

Ad esempio, un allenatore può insegnare a un atleta ad utilizzare una frase motivazionale o un gesto specifico come ancoraggio per richiamare alla mente stati d’animo positivi.

Questo approccio non solo migliora la performance, ma contribuisce anche a costruire la resilienza mentale dell’atleta.

La potenza di questa tecnica può essere sconfinata solo se hai una persona, un mental coach sportivo, che dall’esterno ti guida e che ha una esperienza specifica.

Creare un ancoraggio nello sport

La creazione di ancoraggi efficaci richiede un processo di associazione e un timing ben preciso.

Essendo un legame inconscio tra uno stimolo esterno (una cosa che vedi o immagini, un suono o una frase che ti dici, un tocco o un profumo) e uno stimolo emozionale, un atleta può iniziare creando un collegamento tra un’esperienza positiva e uno stimolo specifico.

Ad esempio, un corridore potrebbe utilizzare una canzone che ascolta prima di una gara per evocare sensazioni di energia e motivazione. Attraverso la ripetizione, questo stimolo diventa un ancoraggio, facilitando il richiamo di emozioni e stati d’animo desiderati durante le competizioni.

Il timing è il secondo elemento chiave dell’ancoraggio.

Poiché ogni emozione, ogni stato d’animo che viviamo ha un momento che va crescendo di intensità, ovvero un momento di picco emotivo dove si raggiunge il massimo, seguito poi da un momento di calo del picco emotivo, l’ancora va innestata proprio durante la salita, quando siamo quasi vicini al picco ma non oltre.

Come scritto in precedenza, il processo di ancoraggio prevede di creare un collegamento tra uno specifico stimolo (un suono, un’immagine, una sensazione) e una certa situazione che l’atleta sta vivendo. Questo collegamento consentirà all’atleta, in futuro, di attivare lo stesso stato in un contesto differente in cui gli servirà.

Creazione di un ancoraggio

Riportiamo di seguito l’esempio di una procedura di creazione di un ancoraggio.

    • scegli lo stato emozionale che vuoi ancorare. Potrebbe essere uno stato di calma per contrastare l’ansia oppure uno stato di alta motivazione ed energia per spingere ancora più forte quando il tuo fisico ne avrò più bisogno;
    • chiudi gli occhi e immagina di tornare con la tua mente ad un tempo ed un luogo in cui hai vissuto lo stato emozionale che vuoi ancorare;
    • scegli un gesto o una parola che serviranno come ancora;
    • l’ancora più efficace è quella del gesto, per esempio due dita che normalmente non entrano in contatto che scegli di congiungere (il pollice e il mignolo o il pollice e l’anulare) e associato a questo gesto potresti pensare una parola che ti dici quando sei in uno stato di grande motivazione;
    • ora mentre sei completamente immerso nell’esperienza che stai immaginando, entra nel corpo di quel te stesso e rivivi quello che lui ha visto, ha sentito, si è detto dentro di sé, ascolta le tue emozioni e lasciale espandere nel tuo corpo. Mentre le emozioni si espandono rendi i colori dell’immagine più vividi e aumenta i volumi di tutti i suoni intorno a te;
    • quando l’emozione raggiunge quasi la vetta unisci le dita e ripeti la tua frase di ancoraggio. Mantieni le dita chiuse per qualche secondo e quando senti che l’emozione sta scendendo stacca le dita e rimuovi l’ancora.

    Una volta terminata questa procedura possiamo effettuare un test per verificare che la creazione dell’ancora sia stata efficace. 

    Questo procedimento servirà all’atleta come accelleratore verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Durante le sue performance sarà in grado di attivare l’ancora e avrà così accesso a tutto il suo potenziale interiore.

    A cosa servono gli ancoraggi nello sport coaching

    Gli ancoraggi servono a migliorare la performance sportiva, consentendo agli atleti di accedere rapidamente a risorse emotive e fisiche.

    Possono essere utilizzati per gestire l’ansia pre-gara, migliorare la concentrazione e mantenere la motivazione.

    Ad esempio, un atleta di alto livello come Roger Federer ha spesso parlato dell’importanza di mantenere la calma durante i momenti critici, e utilizza tecniche di ancoraggio per rimanere concentrato e positivo anche in situazioni di alta pressione.

    Come si allenano gli ancoraggi nello sport

    L’allenamento degli ancoraggi richiede pratica e consapevolezza.

    Gli atleti possono lavorare con un coach sportivo per identificare le emozioni e le sensazioni che desiderano ancorare. Successivamente, possono esercitarsi a richiamare questi stati attraverso stimoli specifici.

    È fondamentale che l’atleta ripeta l’associazione in contesti diversi, in modo da rafforzare il legame tra lo stimolo e la risposta desiderata.

    Atleti come Michael Phelps, ad esempio, hanno utilizzato routine pre-gara e tecniche di visualizzazione per ancorare stati di calma e determinazione, permettendo loro di eccellere nelle competizioni.

    Gli ancoraggi rappresentano quindi un elemento chiave nel panorama dello sport coaching, contribuendo non solo a migliorare le performance, ma anche a sviluppare una mentalità resiliente e positiva.

    Con una corretta implementazione e pratica, gli ancoraggi possono diventare strumenti essenziali per qualsiasi atleta.

    Tipologie di ancoraggio nel Coaching Sportivo

    Esistono tre tecniche maggiormente richieste dagli sportivi perchè in grado di risolvere problemi specifici.

    Esse sono:

    • circolo dell’eccellenza, l’atleta vuole avere un gesto semplice da poter utilizzare ad inizio gara per poter essere estremamente focalizzato, energizzato e calmo. Con questa tecnica in un’ora si raffina un ancoraggio di incredibile potenza.
    • il santuario, l’atleta ha un contesto in cui si sente depotenziato, in cui sente di non riuscire a dare il massimo. Lo percepisce ancora prima di recarsi in campo, al solo pensiero di quel contesto partono ansie e paure che innescano l’impossibilità di mettere in campo il proprio potenziale.
    • collasso di ancore, l’atleta vuole smettere di provare una certa sensazione che lo fa deconcentrare. Si lavora così cercando di capire qual è l’ancora negativa e la si fa implodere su molte ancore positive diverse piene di risorse. In questo modo il sistema nervoso rilascerà la sensazione per dare nuove possibilità di scelta al momento opportuno.

    In conclusione gli ancoraggi dimostrano di essere un potente strumento a disposizione dell’atleta.

    Per tali motivazioni all’interno del percorso formativo di Sport Coach Italia abbiamo ritenuto opportuno inserire un intero modulo dedicato agli ancoraggi. In quanto sport coach, riteniamo sia fondamentale utilizzare gli ancoraggi come strumenti per intervenire sulla performance, sull’espressione del potenziale e per facilitare l’accesso ad un mindset d’eccellenza.

    Condividi:
    Categorie
    Articoli recenti